Consulenza e assistenza giudiziale e stragiudiziale in materia alimentare: etichettatura, pubblicità, sicurezza dei prodotti e responsabilità.
Lo Studio offre consulenza legale nel settore del diritto alimentare prestando un’ampia serie di servizi sui diversi aspetti attinenti a questa materia. Infatti, l’aggiornamento professionale continuo alle modifiche della normativa di settore orizzontale e verticale, nazionale e/o comunitaria, e il costante aggiornamento giurisprudenziale, in uno con l’esperienza maturata negli anni, consente ai Professionisti dello Studio di fornire assistenza all’azienda per ogni problematica che possa sorgere lungo l’intera catena produttiva e lungo tutta la filiera, dalla produzione primaria alla vendita al consumatore finale.
In particolare, lo Studio fornisce assistenza, anche, stragiudiziale nell’ambito della contrattualistica alimentare e del contenzioso con le rispettive autorità preposte al controllo sull’igiene e la sicurezza degli alimenti, nonché in materia di responsabilità da prodotto e del rispetto dei regolamenti applicabili in tale settore. I Professionisti dello Studio assistono l’Operatore del settore alimentare nella sua opera di adeguamento obbligatorio alle previsioni della normativa anche in relazione alla tutela del metodo di produzione biologico, nonché delle indicazioni geografiche e delle denominazioni.
In particolare ci occupiamo di:
- Normativa igienico-sanitaria;
- Etichettatura e tutela del consumatore;
- Rapporti con le Autorità Competenti;
- Reati alimentari;
- Contratti e responsabilità civile;
- Responsabilità da prodotto alimentare;
- Problematiche con prodotti biologici e convenzionali
L’etichetta dei prodotti alimentari
Se in generale l’etichetta ha lo scopo di fornire informazioni e notizie puntuali in ordine ai dati che permettono al consumatore di effettuare una scelta di un prodotto su base nazionale e che al contempo gli consenta di comperare oggetti anche in ordine al rapporto qualità/ prezzo, nel settore alimentare l’etichetta assolve ad un’ulteriore e, se vogliamo, più specifico criterio quello di dare trasparenza e sicurezza al mercato.
L’adozione del Regolamento (UE) n. 1169/2011 segna una volontà da parte del Legislatore UE, di effettuare in materia di politica legislativa alimentare, un intervento volto ad armonizzare le informazioni sugli alimenti, assicurando un migliore funzionamento del mercato interno, anche alla luce del fatto che gli Stati membri hanno pochi margini di intervento, se non per le disposizioni di attuazione ed eventualmente per le clausole di salvaguardia.
Il campo di applicazione del regolamento ha ad oggetto non solo l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari, ma anche le informazioni sugli alimenti.
Rilevanza riveste la distinzione tra alimenti preimballati e non preimballati ai fini dell’applicazione delle informazioni obbligatorie sugli alimenti, infatti le indicazioni obbligatorie di cui agli artt. 9 e 10 del Regolamento sono prescritte unicamente per gli alimenti preimballati.
Si segnala che dal 1.01.2023 è entrato in vigore il Dlgs.vo 216/2020, che ha recepito le Direttive UE sugli imballaggi e sui rifiuti dell’imballaggio, e impone il cd “obbligo di etichettatura ambientale”
Le due più importanti novità sono:
- obbligo di etichettatura degli imballaggi, che deve essere attuata in base a norme UNI
- obbligo per i produttori di indicare la natura dei materiali utilizzati per l’imballaggio, come previsto dalla Decisione 97/129/CE